giovedì 15 maggio 2008

Consiglio di Facoltà 14 maggio 2008

Il 14 maggio si è riunito a Trieste il Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche.
Nonostante non sia stato fatto nessun appello iniziale, abbiamo provveduto a farlo noi: assenti illustri la Prof.ssa Pagnini, il Prof. Cecchini, La Mantia, Neglie, la Prof.ssa Baldin, il Prof. Stanic, la Prof.ssa Tonchia. Per il Polo Universitario Goriziano erano invece presenti: il Prof. Belohradsky, Gabassi, Gasparini, Abenante, Goio, Meyr, Palmisano, Fossati, Scaini, la Prof.ssa Schulze , Capellari e Swain.

Dopo le comunicazioni sulle prossime sessioni di Laurea per Scienze Politiche di Trieste (22 e 26 Maggio), il Preside ha annunciato la convocazione per il 26/05, alle ore 11.00 in Sala Atti, di un incontro esplicativo sul “decreto Mussi” e sulle conseguenze che esso avrà su Gorizia. Saranno presenti il Preside di Facoltà Coccopalmerio e il Prof.. Sussi in qualità di consigliere per il riordino del Piano di Offerta Formativa..
Nello specifico in consiglio si è discusso delle modifiche che toccheranno i Corsi di Laurea di Trieste, il problema consiste nel fatto che il D.M. 270/2007 (il “famigerato” decreto Mussi) prevede dei vincoli nel numero di esami in ogni corso di laurea (20 per la triennale e 12 per la specialistica) e nel numero di Docenti strutturati (ordinari, associati e ricercatori) richiesti.
Attualmente al Facoltà di Scienze Politiche conta 53 docenti strutturati, ma per mantenere il numero di corsi di facoltà attualmente attivi nelle sedi di Trieste e di Gorizia ne servirebbero 80! Questo comporterà a Trieste, secondo le bozze presentate, l’eliminazione di una delle due lauree triennali in Sociologia o Scienze dell’Amministrazione e la creazione di un’unica Laurea Interclasse triennale e di due specialistiche distinte, per un totale di 28 docenti coinvolti. Ne rimarrebbero 25, che consentirebbero il mantenimento sia del Corso di Laurea triennale sia quello specialistico a Gorizia, che comunque, come ci è stato detto chiaramente, subirà un pesante ridimensionamento, soprattutto per quanto riguarda l’insegnamento delle lingue straniere (si mette in discussione persino l’insegnamento della lingua francese).

È dunque fondamentale essere presenti il 26 Maggio per fare sentire che non ci stiamo a dimezzare le potenzialità del SID. Chiediamo inoltre l’appoggio di tutti gli studenti perché sembra che non possiamo contare sul sostegno e sulla collaborazione costruttiva della Dirigenza.

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